Recuperare quanto si è perso

Con il passare dei giorni diventa sempre più impossibile ritornare e, in fondo, non lo si vuole nemmeno. Strapparsi gli abiti, ammettere che si è andati troppo lontano, che in queste regioni straniere si è come un mendicante, un bambino senza culla, un prete senza chiesa, un cantante senza voce – ammettere che si cerca la sicurezza e si teme di vivere inutilmente? Che si vorrebbe riparare qualcosa, recuperare quanto si è perso?

Annemarie SchwarzenbachTutte le strade sono aperte. Viaggio in Afghanistan 1939-1940

Smettere di pensare

“Penso che ci dovrebbero sempre essere individui indipendenti che si sforzino, per quanto ciò possa sembrare donchisciottesco, di far cadere un paio di teste, di distruggere allucinazioni, falsità e demagogie, di restituire complessità al mondo, contrastando l’inevitabile tendenza alla semplificazione. Ma la cosa più terribile per me sarebbe accorgermi che sono ancora d’accordo con quello che ho già scritto e detto – è la cosa che mi renderebbe più infelice, perché vorrebbe dire che ho smesso di pensare.”

Susan SontagOdio Sentirmi Una Vittima, Il Saggiatore 2016